PUBBLICATO IL 21 Gennaio 2022

Ricarica di veicoli elettrici: contributi in conto capitale 

La legge di bilancio non ha prorogato il Bonus “Infrastrutture di ricarica delle Auto Elettriche.  

Le imprese e i professionisti che installano infrastrutture di ricarica per le auto elettriche possono, però, beneficiare di un contributo in conto capitale pari al 40% delle spese ammissibili. Il decreto del 25 agosto 2021 del Ministero della Transizione Ecologica che, in attuazione della legge n. 126/2020, disciplina la concessione e l’erogazione di contributi in conto capitale finalizzati a sostenere l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica effettuati da imprese e professionisti. Il Ministero può concedere ai soggetti beneficiari un contributo in conto capitale pari al 40% delle spese ammissibili, nel limite delle risorse finanziarie disponibili e nei limiti dei massimali stabiliti dal regolamento de minimis. Nel corso dell’intero periodo di operatività dell’intervento, ciascun soggetto beneficiario può presentare una sola domanda di contributo. Con successivi provvedimenti del Ministero saranno definiti modalità e termini per la presentazione delle domande di ammissione. 

Sono agevolabili le spese sostenute per l’acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio, nonché le spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi.  

Chi 

Possono beneficiare del contributo: 

1) le imprese che, sia alla data della concessione sia alla data dell’erogazione del contributo stesso, sono in possesso, tra gli altri, dei seguenti requisiti: 

– hanno sede sul territorio italiano; 

– risultano attive e iscritte al Registro delle imprese; 

– sono iscritte presso INPS o INAIL e hanno una posizione contributiva regolare, così come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC); 

– sono in regola con gli adempimenti fiscali; 

2) i professionisti che, sia alla data della concessione sia alla data dell’erogazione del contributo, sono in possesso, tra gli altri, dei seguenti requisiti: 

– presentano un volume d’affari, nell’ultima dichiarazione IVA trasmessa all’Agenzia delle Entrate così come risultante dal rigoVE50, non inferiore al valore della infrastruttura di ricarica per la quale è richiesto il contributo. Per i professionisti che applicano il regime forfettario, il valore dell’infrastruttura di ricarica non potrà essere superiore a 20.000 euro; 

– sono in regola con il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali; 

– sono in regola con gli adempimenti fiscali. 

Cosa 

Sono ammissibili a contributo le spese (al netto di IVA), sostenute successivamente al 4 novembre 2021 (data di entrata in vigore del D.M. 25 agosto 2021) ed oggetto di fatturazione elettronica, relative: 

1) all’acquisto e alla messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio. Per tale voce di costo si considerano i seguenti costi specifici massimi ammissibili: 

1.1) infrastrutture di ricarica in corrente alternata di potenza da 7,4 kW a 22kW inclusi: 

– wallbox con un solo punto di ricarica: 2.500 euro per singolo dispositivo; 

– colonnine con due punti di ricarica: 8.000 euro per singola colonnina; 

1.2) infrastrutture di ricarica in corrente continua: 

– fino a 50 kW: 1000 euro/kW; 

– oltre 50 kW: 50.000 euro per singola colonnina; 

– oltre 100 kW: 75.000 euro per singola colonnina; 

2) costi per la connessione alla rete elettrica così come identificati dal preventivo per la connessione rilasciato dal gestore di rete, nel limite massimo del 10% del costo totale ammissibile per la fornitura e messa in opera delle infrastrutture di ricarica; 

3) spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi, nel limite massimo del 10% del costo totale ammissibile per la fornitura e messa in opera delle infrastrutture di ricarica. 

Come 

Il contributo, concesso in regime “de minimis” e non cumulabile con altre agevolazioni previste per la medesima spesa, sarà pari al 40% delle spese ammissibili. 

Quando 

I termini e le modalità di presentazione delle domande di contributo saranno definiti con successivo provvedimento del Ministero della Transizione Ecologica. 

Ciascun soggetto beneficiario potrà presentare una sola richiesta di contributo. 

Si segnala, infine, che la Regione Lombardia, con proprio decreto pubblicato sul BURL del 2icembre 2021, ha stabilito i termini e le modalità di funzionamento della misura di agevolazione rivolta alle PMI per la realizzazione di un’infrastruttura per la ricarica elettrica di veicoli sul territorio lombardo.

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